Padova

A Padova c’è una delle università più antiche d’Europa, dove hanno studiato e insegnato moltissime persone illustri, e vi si è laureata  la prima donna in Italia (Elena Lucrezia Corner o Cornaro).

Ed in effetti in Veneto c’è una filastrocca che inizia così:
“Veneziani, gran Signori,
Padovani, gran dottori […]”

Padova fa parte dell’asse Padova – Riviera del Brenta – Venezia.
Il parcheggio che noi prendiamo come punto di partenza, si trova vicino al Piovego, poco lontano da Porta Portello, punto di arrivo delle barche provenienti da Venezia.

Un itinerario per visitare Padova

Proponiamo un itinerario circolare che permette di toccare alcuni tra i punti più importanti della città di Padova.
Prendiamo come riferimento il parcheggio multipiano vicino a Piazzale Boschetti, per chi raggiunge la città in auto (2 euro l’ora). Ma la città è raggiungibile in treno e in autobus. Oppure si può usufruire di uno dei parcheggi della Fiera e prendere un autobus navetta che porta verso il centro.
Piazzale Boschetti è vicino al museo degli Eremitani, da dove comincia il nostro itinerario.

Cappella degli Scrovegni

Il nostro punto di partenza è la Cappella degli Scrovegni, famosa per il meraviglioso ciclo di affreschi di Giotto eseguiti tra il 1303 e il 1305.

Cappella degli Scrovegni, Padova, Veneto
E’ consigliato prenotare la visita alla cappella degli Scrovegni (può entrare un numero limitato di persone). Si entra dal museo degli Eremitani. Infatti si fa un biglietto unico, e in attesa di avere accesso alla Cappella degli Scrovegni si può visitare il museo.
La visita si svolge così: si entra e si viene accomodati in una saletta dove viene proiettato un video esplicativo sulla storia della Cappella e i suoi affreschi. Una volta entrati si può stare solo 15 minuti ad ammirare i capolavori di Giotto. Il custode è ben felice di rispondere alle domande.
Una curiosità: tra i personaggi ritratti nella parte del Paradiso, Giotto ha inserito anche Dante Alighieri (in quegli anni presente a Padova) e pare anche se stesso.

Verso Piazza delle Erbe e della Frutta di Padova

Dopo la visita alla cappella ci spostiamo verso il cuore della città, con le sue numerose piazze. Raggiungiamo Piazza Cavour da dove si ha accesso a Palazzo Zabarella, sede di numerose mostre.
Ci avviciniamo al famoso caffè Pedrocchi.

Caffè Pedrocchi, Padova, Veneto

Subito dopo c’è il Palazzo del Bo, edificio storico dell’università. E’ una delle più antiche università d’Europa e in passato era frequentata anche da studenti provenienti da paesi stranieri. Se non si vuole fare una visita guidata (solo su prenotazione) si può comunque entrare per vedere l’antico cortile a portico e loggia, ornato di stemmi delle famiglie di studenti che vi si sono laureati.

Palazzo università Padova, Veneto

Dal palazzo dell’Università ci dirigiamo verso piazza delle Erbe, riconoscibile dalla fontana.
In Piazza delle Erbe e Piazza della Frutta si trova tutte le mattine (esclusa la domenica) il mercato. Nella prima c’è la parte alimentare e nell’altra un po’ di tutto.
Le due piazze sono separate dal Palazzo della Ragione, con il caratteristico tetto a carena e ospita la più grande sala medievale d’Europa, interamente affrescata a tema astrologico.

Qui ci fermiamo sotto i portici di Palazzo della Ragione a mangiare qualcosa al volo in uno dei tanti bar: la giornata di sole permette di restare in uno dei tavoli fuori. La scelta non manca anche dall’altro lato della piazza.

Ci incamminiamo quindi verso Piazza della Frutta dominata anch’essa da Palazzo della Ragione.

In una delle vie accanto si trova un bell’esempio di street art di Alessio B. (a Padova ci sono molti opere di questo tipo, e su internet si trovano  delle mappe su dove trovarle).

Street art Alessio B, Padova, Veneto

Da Piazza della Frutta a Piazza dei Signori e Duomo di Padova

Da qui si vede già la Torre dell’Orologio di Piazza dei Signori. E’ il primo orologio d’Italia, e ha una caratteristica particolare: manca il segno zodiacale della Bilancia. Ci sono varie leggende intorno a questa mancanza, che di fatto è dovuta alla rappresentazione delle sistema  zodiacale pre-romano, che considerava Scorpione e Bilancia un unico segno.

Torre Orologio, Padova, Veneto

Foto fatta dalla Loggia della Gran Guardia, che prende anche il Leone di San Marco, simbolo del dominio della Serenissima.

Piazza dei Signori, Padova,, Veneto

 

Visuale da Piazza dei Signori verso Palazzo della Ragione.

Piazza dei Signori, Padova,, Veneto

Continuiamo la nostra visita girando alla sinistra dell’orologio per dirigerci verso il Duomo di Padova e il suo battistero.

Anche qui all’angolo con la via ci imbattiamo in una bella opera di street art di Kenny Random.

Kenny Random, Padova, Veneto

Ed eccoci subito su Piazza del Duomo. Ci fermiamo a visitare il bel battistero (al momento in cui scriviamo ci sono lavori di restauro e si possono vedere solo una parte degli affreschi) che è un piccolo gioiello, spesso non preso in considerazione dai turisti.
Gli affreschi sono opera di Giusto De’ Menabuoi. Il custode mi ha fatto vedere dove l’artista ha raffigurato il Petrarca.

Piazza Duomo, Padova, veneto

Battistero Duomo, Padova, veneto

Dal Duomo a Prato della Valle a Padova

Una volta usciti dal battistero ci dirigiamo verso la Specola, girando a sinistra subito dopo il Duomo.
Ci ritroviamo presso un ponte che passiamo, e giriamo a sinistra. Già si intravvede il caratteristico edificio della Specola, l’Osservatorio astronomico di Padova.

Specola, Padova, Veneto

Da qui si raggiunge Prato della Valle, che si ritiene essere la più grande piazza pubblica d’Italia.
In un angolo si erge la basilica di Santa Giustina, altra costruzione caratteristica di Padova con la sue otto cupole.

Prato della Valle, Padova, Veneto

Prato della Valle, Padova, Veneto

Prato della Valle, Padova, Veneto

Da Prato della Valle al Santo e ritorno verso le piazze di Padova.

Da Prato della Valle si vede già la Basilica di Sant’Antonio. Ma prima facciamo una piccola deviazione verso l’Orto Botanico di Padova, il più vecchio d’Europa, fondato nel 1545.

Orto Botanico, Padova, Veneto

E infine la nostra ultima meta, prima di tornare verso le piazza padovane: la grandiosa Basilica del Santo.
E’ uno dei più famosi santuari d’Italia, e vi risposano le spoglie di Sant’Antonio.
E’ caratterizzata da un tipo di architettura bizantina, con le cupole e delle guglie che sembrano minareti. L’interno è molto ricco e oltre alla cappella dell’Arca  del Santo, ospita numerose opere d’arte.

Sant'Antonio, Padova, Veneto

Da qui prendiamo Via del Santo e subito dopo Via Stampa per dirigerci verso le vie del vecchio Ghetto di Padova che si trovano nell’area di Piazza delle Erbe.

Ghetto,Padova, Veneto

Infine facciamo ritorno verso il parcheggio attraversando nuovamente le piazze sempre belle, a qualunque ora del giorno.
Sul far della sera uno Spritz in una delle piazze principali è quasi d’obbligo.

Dal parcheggio si può costeggiare il Piovego e arrivare in pochi minuto a porta Portello (risalente al 1519). Era il piccolo porto, punto di arrivo a Padova da Venezia, lungo la Riviera del Brenta.
L’area è particolarmente suggestiva durante il periodo autunnale 😉

Porta Portello, Padova, Veneto

Porta Portello, Padova, Veneto

I dintorni di Padova

Riviera del Brenta

Cittadella (città Murata)

Castello del Catajo e Castello di San Pelagio (Colli Euganei)

Arquà Petrarca (Colli Euganei)

Montagnana (Città Murata)