Venezia: camminando tra il Ghetto e Ca’ d’Oro.

Una mattinata a Venezia

Cerchiamo di far conoscere le bellezze del nostro territorio che va oltre Venezia. Questo non vuol dire che non ci piaccia la nostra bella città lagunare.
Proponiamo un itinerario a Cannaregio, fuori dall’affollamento di Strada Nova.

Arrivo a Venezia

Il mezzo ideale per raggiungere Venezia e fare questo itinerario, è l’autobus. Si arriva quindi a Piazzale Roma che è il nostro punto di partenza.

Dopo aver fatto il ponte della Costituzione (conosciuto da noi come il “Calatrava”), ci dirigiamo verso l’affollatissima Lista di Spagna. Bisogna percorrerla fino al ponte delle Guglie (che deve il suo nome alle quattro guglie in pietra poste alle sue estremità). Prima del ponte girare a sinistra.
Qui ha inizio il nostro itinerario.

Dal ponte delle Guglie al Ghetto veneziano

Venezia - Ponte Tre Archi

Ponte Tre Archi

La giornata si presenta con una nebbia fitta, e Venezia assume un certo fascino in giornate come questa.
(Alcune foto di questo post sono col sole perchè scattate in altri momenti).
Percorriamo tutta le fondamenta lungo il Canale di Cannaregio, secondo per importanza solo al Canal Grande.
Raggiungiamo il ponte Tre Archi (l’unico ponte con tre arcate di tutta Venezia), dove il canale si allarga per sboccare in Laguna. Se si ha voglia di fermarsi a mangiare qualcosa, questa è l’area adatta.

Passato il ponte Tre Archi giriamo a destra per dirigerci verso il Ghetto.

Venezia- da ponte Tre Archi

Vista sul Canal di Cannaregio

Lungo la Fondamenta Canareggio troviamo diversi palazzi, tra cui Palazzo Surian Bellotto, sede dell’ambasciata francese, dove soggiornò anche Jean Jacques Rousseau.

Raggiungiamo il Ghetto passando per il “sottoportego” che porta al Ghetto Vecchio.
Questo quartiere ebraico è stato istituito per ordine del tribunale veneziano (la Signoria) nel 1527 ed è ancora oggi abitato dalla comunità ebraica.
Lungo la calle si sentono già i profumi del panificio dove si possono acquistare il pane azzimo e alcune specialità tipiche della cultura ebraica. Passeggiando troviamo già alcune sinagoghe: quelle Spagnola e Levantina.

Venezia - Ghetto

Ghetto Nuovo

Passato il ponte si arriva al Ghetto Nuovo dove si trova anche il museo, la cui visita comprende quella delle sinagoghe. In questa parte del ghetto ci sono quella Italiana, Tedesca e del Canton.
Nel ghetto nuovo si notano le case molto più alte rispetto alla media della città: essendo un tempo il ghetto un quartiere chiuso, si era dovuto sfruttare il più possibile lo spazio in altezza.

Dal Ghetto alla Strada Nuova

Uscendo dal ghetto attraverso il ponte si tiene la destra, percorrendo parte della fondamenta degli Ormesini, altra parte di Venezia ricca di locali e diversi piccoli negozi.
Giriamo per Calle della Malvasia. Attraversato il ponte girare a destra per dirigersi verso Campo dei Mori.

Venezia - Calle Malvasia

Dal ponte di Calle Malvasia

Al Campo dei Mori si noteranno quattro statue inserite nell’edificio: tre da un lato e una che da sul canale (a destra della quale c’è la casa di Tintoretto).

Venezia - Mori

Uno dei Mori

C’è una leggenda che riguarda i Mori: si trattava di mercanti (Antonio Rioba e i fratelli) che avevano mandati in rovina molte persone con la loro disonestà.
Una sera una donna chiese loro di comprare delle stoffe per il suo negozio. Aveva pochi denari e doveva riaprire il negozio dopo la morte del marito. I fratelli cercarono di imbrogliarla e per questo furono trasformati in statue. La donna era Santa Maria Maddalena che li aveva messi alla prova. I mercanti trasformati in statue furono posti alla perete esterna della casa dove abitavano.

Venezia

Vista su Fondamenta Gasparo Contarini

Proseguiamo la passeggiata infilandoci nella calle e raggiungendo la Chiesa della Madonna dell’Orto. Fateci una sosta, all’interno è molto bella.
Da qui proseguiamo verso destra dopo il ponte, lasciandoci la chiesa alla spalle. Camminiamo fino alla fine della Fondamenta.

Prendiamo il ponte e seguiamo Corte Vecchia. Giriamo a sinistra e arriviamo nella zona della Misericordia.

Venezia

Campo de l’Abazia

Attraversiamo il ponte e davanti a noi ci troviamo Ponte Chiodo: l’unico ponte di Venezia (insieme al Ponte del Diavolo di Torcello) senza parapetti, com’erano tutti i ponti di Venezia fino alla metà del 1800.

Venezia - Ponte Chiodo

Ponte Chiodo

Da qui raggiungiamo Strada Nuova e poco più avanti, sulla destra c’è Calle Ca’ d’Oro.
Potete scegliere di visitare Ca’ d’Oro, oppure di tornare sui vostri passi, o passeggiare per Strada Nova (e vi accorgerete di quanto tranquillo è stato l’itinerario appena fatto), oppure potete prendere il vaporetto per tornare verso piazzale Roma.

Le guide consigliate da noi, per visitare Venezia

Per fare delle visite che vanno oltre i luoghi più frequentati di Venezia ecco alcune guide un po’ particolari:

  • Corto Sconto (Hugo Pratt, Guido Fuga, Lele Vianello).
    Guida divisa in sette itinerari, ricca di consigli pratici, con luoghi poco visitati, corti sconte, leggende …
    L’itinerario “Porta d’Oriente” è quello a cui ci siamo ispirati.
  • Guida Rossa del Touring Club Italiano.
    La guida più completa. Propone molti itinerari alternativi.
  • Leggende veneziane e storie di fantasmi: guida ai luoghi misteriosi di Venezia (Alberto Toso Fei).
    Una guida molto particolare, per scoprire le leggende legate a moltissimi luoghi di Venezia.
  • Miniguida per grandi viaggiatori. A spasso per Venezia (Maria Gianola).
    Guida rivolta ai bambini. Ben fatta.

Altri consigli di visita a Venezia

La terrazza panoramica del Fondaco dei Tedeschi

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